Università di Padova: accademici nella storia

Nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova, l’Accademia Olimpica di Vicenza organizza per martedì 7 giugno alle 15.45, nell’Aula Nievo di Palazzo del Bo, un incontro dal titolo Accademici olimpici nella storia dell’Università di Padova: un ritratto storico del medico Alessandro Massaria (1524-1598), del letterato Giacomo Zanella (1820 – 1888) e del giurista Giuseppe Todeschini (1795-1869), tutti soci dell’antica Istituzione culturale vicentina fondata nel 1555, che vissero un particolare rapporto con l’ateneo patavino, come docenti, rettori e personalità di spicco nelle rispettive materie.
Di Massaria, che fu tra i ventuno fondatori dell’Accademia e professore di Medicina pratica a Padova dal 1587 al 1598, parleranno Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia e professore emerito dell’ateneo, affiancato dalla docente Daniela Marrone. Un figura, quella di Massaria, il cui spessore scientifico è stato riscoperto e tramandato attraverso l’ampio saggio De Peste, di cui fu autore nel 1579, tradotto dal latino all’italiano alcuni anni fa, per conto dell’Accademia Olimpica, proprio dalla storica Marrone.
Su Zanella si soffermerà invece Adriana Chemello, accademica olimpica e già docente a Padova. La studiosa ne illustrerà, oltre che l’opera di educatore e la carriera di insegnante tra Vicenza e Padova, la meno nota esperienza maturata presso l’Università di Padova, come docente di Lingua e letteratura italiana, nominato dal ministro Domenico Berti nel 1866, e come Rettore, eletto il 17 novembre 1871: un impegno purtroppo di breve durata, interrotto per motivi di salute alla fine del 1872. Successivamente, Zanella fu presidente dell’Accademia Olimpica dal 1883 al 1890.
Con Giovanni Luigi Fontana, vicepresidente vicario dell’Accademia e professore onorario dell’Università di Padova, si riscoprirà infine la figura di Giuseppe Todeschini, vicepresidente dell’Accademia Olimpica, docente prima al Liceo di Vicenza e poi all’Università di Padova, raffinato studioso e membro, nel 1848, della Consulta di Stato del governo rivoluzionario di Daniele Manin. Vicentino, dopo la laurea in Legge a Bologna, nel 1824 divenne professore di Diritto naturale e penale all'Università di Padova: una docenza, la sua, tanto apprezzata quanto purtroppo frammentata a causa di una grave malattia nervosa che nel 1869 lo condusse alla morte.
Ingresso libero nel rispetto delle normative sanitarie.