La «gaia gioventù»: una mostra da scoprire

Il video di presentazione della mostra a cura de Il Giornale di Vicenza 

Rimarrà aperta fino al 25 aprile 2023 la mostra Gli amici della «gaia gioventù». Arte e poesia a Vicenza dal 1930 al 1950, allestita nelle sale ipogee del Museo civico di Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca di Vicenza. Ideata e promossa dall’Accademia Olimpica in collaborazione con la direzione Musei Civici e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, è realizzata con il contributo della Fondazione Roi e della Regione del Veneto e il sostegno di Fondazione Adone e Rina Maltauro, AGSM-AIM e Banca del Veneto Centrale.
Curata dagli accademici Maria Elisa Avagnina, Angelo Colla, Stefania Portinari e Mauro Zocchetta, con la collaborazione di Marianna Rossi e Giuliano Menato, l’esposizione propone - attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni, sculture, fotografie e libri - un viaggio a ritroso nel tempo: uno spaccato della città tra il 1930 e il 1950, periodo nel quale muovevano i loro primi passi nell’arte personaggi come Neri Pozza, Italo Valenti, Antonio Barolini, Maurizio Girotto, Bruno Canfori, Dino Lanaro, Otello De Maria, Gastone Panciera e, unica donna, Nerina Noro.
Erano loro gli amici della “gaia gioventù”, sodalizio nato intorno a Pozza e a Barolini (il nome derivava da una sua raccolta), che animò la vita artistica di quegli anni, confrontandosi vivacemente con le correnti dell’epoca, nazionali ed europee: attingendo al colorismo dei post-impressionisti e dei Fauves, ma guardando con interesse anche al movimento milanese “Corrente”, fondato da Ernesto Treccani, e discostandosi invece, sensibilmente, dalla tradizione formale rappresentata in Italia dal movimento “Novecento” di Margherita Sarfatti, di cui faceva parte il vicentino Ubaldo Oppi.
Sempre pronti allo scherzo così come a un’appassionata discussione, quei giovani “giocavano” tra loro anche attraverso l’arte, ritraendosi reciprocamente ora in un dipinto o in un disegno, ora in una scultura nei più diversi materiale; talvolta anche con ironia e leggerezza, come nell’opera Matrimonio in piazza di Italo Valenti, del 1938, scelta come immagine-simbolo della mostra perché in essa si condensano, vibranti, gli elementi cardine di quel sodalizio: l’atmosfera quasi sognante, l’allegria, l’amicizia e Vicenza, anch’essa protagonista, parte essenziale del gruppo e del suo agire, in quel periodo certo fertile, ma anche complesso e drammatico, segnato dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale.

La mostra Gli amici della «gaia gioventù». Arte e poesia a Vicenza dal 1930 al 1950 è aperta con ingresso gratuito dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17 (ultima entrata alle 16.30). Chiuso il lunedì. Catalogo-repertorio edito dall’Accademia Olimpica e curato per l’impostazione grafica da Giovanni Turria.
Da gennaio la mostra sarà affiancata da alcuni eventi collaterali, curati dall’Accademia Olimpica e dedicati ai temi e ai protagonisti dell’esposizione.

Alcune immagini dell'inaugurazione, svoltasi venerdì 25 novembre 2022