Giornata di studio su Maddalena Campiglia

Maddalena Campiglia, poetessa vicentina vissuta tra il 1553 e il 1595, sarà al centro di una giornata di studio organizzata per venerdì 19 novembre dall’Accademia Olimpica, che per l’occasione ha chiamato a raccolta nell’Odeo del Teatro Olimpico numerosi studiosi, invitati a illustrare la figura e l’opera della «rimatrice dimessa», «colta e virtuosa patrizia vicentina», come la ricorda la lapide posta nel 1897 là dove si presume sia stata la sua residenza.
La giornata voluta dall’Accademia - e realizzata con la collaborazione del Conservatorio di Musica di Vicenza «Arrigo Pedrollo» - sarà dunque un doveroso riconoscimento a una donna di fine intelligenza e di spirito acuto, tali da meritarle le lodi di Torquato Tasso e l’ammirazione di Curzio Gonzaga, che la celebrò nel suo Fidamante.
Di Maddalena Campiglia, della quale al Museo civico si conserva un “ritratto” di scuola vicentina, sarà approfondita la produzione letteraria, collocandola nel contesto socio-economico, culturale e religioso della sua epoca, lo stesso nel quale anche l’Accademia Olimpica, fondata nel 1555, iniziò il proprio secolare cammino, tra l’altro facendo edificare il teatro Olimpico, inaugurato nel 1585, quando la poetessa aveva 32 anni.
Ricco il programma, articolato in due sessioni e coordinato dal presidente della Classe di Lettere e arti, Emilio Franzina.
La prima inizierà alle 9.30 con un saluto del presidente dell’Accademia, Gaetano Thiene, e un’introduzione a cura dell’accademica Adriana Chemello.
Maria Elisa Avagnina, segretario dell’Accademia e storica dell’arte, si soffermerà su Il ritratto di Maddalena Campiglia «signora di Castella che… ha domato i propri pensieri e morto il proprio senso», mentre Maria Luigia De Gregorio, dell’Archivio di Stato di Vicenza, accompagnerà il pubblico attraverso Luoghi e voci delle monache nel secondo Cinquecento a Vicenza, con alcune letture affidate a Paola Rossi, Gabriella Crugnola e Daniela Faburlan.
«Vivevano queste anime felici di casti desideri e di virginal unione»: donne in cerca di libertà e autorealizzazione sarà il titolo dell’approfondimento curato da Gabriella Zarri, dell’Università di Firenze, cui seguirà Vagar per Accademie: Luigi Groto e i personaggi femminili nelle sue "Lettere famigliari", tema proposto da Stefania Malavasi, dell’Università di Padova. A chiudere la prima parte della giornata di studio, infine, l’accademico Edoardo Demo, professore di Storia economica nella sede di Vicenza dell’Università di Verona, che parlerà di Bianca Nievo, Laura Thiene e le altre. Le donne e la mercatura a Vicenza nel Rinascimento.
La seconda sessione inizierà alle 15, con un primo approfondimento affidato a Elisabetta Selmi, dell’Università di Padova, che collocherà Maddalena Campiglia nella tradizione pastorale del secondo Cinquecento: tra “fidi amanti, amore-amicizia e imenei casti”.
Il suo Discorso sopra l’Annonciatione sarà poi al centro di due interventi: quello di Erminia Ardissino, dell’Università di Torino, che collocherà la poetessa vicentina accanto ad altre donne interpreti della Bibbia; e quello di Eleonora Carinci, dell’Università di Cambridge, che in merito si soffermerà su fonti, storia e querelle des femmes.
Con l’accademico Vittorio Bolcato, infine, un allungo sul rapporto che con la musica vissero Maddalena Campiglia e altre tre vicentine del Cinquecento: Lucrezia Chiericati, Maddalena Casulana e Alba Trissino.
Tra le note sarà anche la conclusione della giornata, con un intervento dedicato alla musica rinascimentale in compagnia degli allievi del «Pedrollo» Marta Fraccaroli, soprano, Miriam Callegaro, contralto, Haruyuki Hirai, tenore, Gaetano Nasato Tagnè, basso, Giovanni Tonello alla viola da gamba e Nicola Lamon al clavicembalo.

L’evento è aperto al pubblico nel rispetto delle normative sanitarie. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria qui. Per informazioni: 0444 324376.

IMMAGINE:
Museo Civico di Palazzo Chiericati - Vicenza.
Alessandro Maganza (VI 1548-1632). Ritratto di Maddalena Campiglia. Tela 104 x 87,1