Eventi della Memoria: lunedì 3 febbraio

Lunedì 3 febbraio, a palazzo Cordellina, in contrà Riale, 12 a Vicenza, ultime ore di apertura (dalle 10 alle 18, a ingresso libero) per le due mostre che, già frequentate da molti visitatori, Accademia Olimpica e Biblioteca civica Bertoliana hanno promosso in occasione dell'annuale Giornata della Memoria, nell'ambito degli eventi coordinati dal Comune di Vicenza.
"Immagini dal silenzio", esposizione allestita a cura dell’Accademia in collaborazione con l’Istrevi, è una produzione della Fondazione Campo Fossoli di Carpi, località del Modenese dove, nel 1943, fu attivato un campo di concentramento, centro nazionale per la deportazione politica ed ebraica dall'Italia.
"Una biblioteca per ricordare", invece, è l'iniziativa firmata dalla Bertoliana, dedicata ai quasi novecento libri sull'Olocausto e la Shoah appartenuti all'avvocato vicentino Bortolo Brogliato, per l'occasione messi a disposizione dei visitatori per essere letti e sfogliati nello spazio espositivo.
Sempre lunedì a Palazzo Cordellina, ma alle 17, l'Accademia propone un incontro aperto al pubblico con Marika Losi, della Fondazione Fossoli, chiamata a illustrare i motivi ispiratori della mostra e la vasta attività di informazione e divulgazione condotta dall'istituzione emiliana, e con l'accademico Luciano Zampese: il suo intervento, dal titolo "Inconcepibili stragi: Meneghello e il resoconto della Soluzione finale", consentirà un approfondimento sulla netta presa di posizione dello scrittore vicentino contro il negazionismo, espressa in particolare attraverso tre articoli per la rivista Comunità (con lo pseudonimo Ugo Varnai), successivamente raccolti nel saggio "Promemoria".
"Dopo la grande partecipazione al nostro primo appuntamento, svoltosi nell'Odeo dell'Olimpico proprio nella Giornata della Memoria, – commenta il presidente dell'Accademia, Gaetano Thiene – proponiamo questo nuovo momento di informazione e riflessione, convinti che, per la nostra istituzione, custodire intatta la verità storica sia un dovere prioritario verso le generazioni future".
"Il testamento spirituale di Brogliato – aggiunge la presidente della Bertoliana, Chiara Visentin - può essere la degna conclusione dei profondi e importanti appuntamenti che si sono succeduti per dieci giorni nella nostra città: rammentarci ogni giorno come anche i nostri comportamenti individuali con 'l'altro da noi' possano influire nella comunità. Un impegno civile di tolleranza, dialogo, rispetto di ogni identità senza cedimenti contro ogni tentativo di fare riemergere spinte antisemite o razziste".
Un'eredità morale, quella di Brogliato, che si ritrova luminosa nel suo testamento, destinato nel 1993 alle figlie, ma valido per tutti: "Per ricordarmi – scriveva - vi prego di ricordare i poveri, gli abbandonati, gli emarginati, i soli. Nel mio ricordo siate con loro concretamente generose. Nel momento in cui sentite un vuoto in mezzo a voi, riempitelo così!".