La democrazia tra passato e presente

Che cos’è la democrazia? Ma, soprattutto, che cosa è diventata nel corso dei secoli e quali prospettive si aprono per questa forma di governo basata sul “potere del popolo”? Se infatti il termine deriva dalle parole greche kratos, cioè potere, e demos, cioè popolo, e se è appunto nella Grecia classica che questo concetto affonda le proprie radici, è altrettanto vero che molto è cambiato, nel fluire della storia, intorno a questa visione politica e molto ancora cambierà, nel modificarsi degli scenari geopolitici, delle dinamiche sociali e dei meccanismi economici.
Intorno a questi complessi e fondamentali interrogativi l'Accademia Olimpica, col supporto di Vicenza Univr Hub dell'Università di Verona e Fondazione Studi Universitari di Vicenza e con il contributo della Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank, ha deciso di organizzare una giornata internazionale di studi in programma venerdì 19 maggio nel salone d’onore di Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca cittadina, in piazza Matteotti a Vicenza.
Volutamente multidisciplinare, per sottolineare l’ampio spettro di connessioni attivate dal tema “democrazia”, la giornata si articolerà dalle 9 alle 18 e sarà divisa in due parti: la prima al mattino, moderata da Dino Piovan, accademico olimpico e classicista, orientata al passato antico della democrazia; la seconda nel pomeriggio, moderata da Edoardo Demo, accademico olimpico e docente dell’Università di Verona, mirato invece alle sue prospettive contemporanee.
Dopo i saluti introduttivi del presidente dell’Accademia, Giovanni Luigi Fontana, del presidente della Classe di Lettere e arti della stessa Istituzione, Paolo Vidali, e del presidente di Vicenza Univr Hub, Andrea Beretta Zanoni, la prima sessione di lavori si aprirà dunque sul passato, con gli interventi dello stesso Piovan (Atene, scuola di democrazia?), di James Kierstead della Victoria University of Wellington (Ripensare i fondamenti concettuali della democrazia antica – a partire da Protagora), di Mirko Canevaro dell’Università di Edimburgo (Democrazie maggioritarie e consensuali: il caso Atene) e di Carlo Pelloso dell’Università di Verona (Democrazia a Roma antica?).
Nel pomeriggio, alle 14.30, lo sguardo si sposterà su presente e futuro con altri quattro studiosi: la filosofa Adriana Cavarero dell’Università di Verona (Democrazia sorgiva), la teorica della politica Nadia Urbinati della Columbia University di New York (Democrazia, tra mito del popolo e mito della sorte), il sociologo Paolo Gerbaudo del King’s College di Londra (Democrazia digitale) e l’accademica olimpica Chiara Volpato dell’Università di Milano Bicocca (Democrazia e diseguaglianze).
«Con questa giornata internazionale di studi – commenta il presidente dell’Accademia, Giovanni Luigi Fontana – proseguiamo lungo il percorso che, insieme alle altre Istituzioni organizzatrici, stiamo offrendo al pubblico sui grandi temi legati ai nuovi scenari di un mondo in profondo e rapido cambiamento. Dopo i recenti incontri con Andrea Graziosi e con Lucio Caracciolo, abbiamo voluto proporre uno sguardo più ampio nel tempo e nello spazio, chiamando a raccolta studiosi di diversi ambiti disciplinari e di diverse provenienze (dall’Europa agli Stati Uniti, alla Nuova Zelanda) per confrontarci con loro – conclude Fontana - intorno a un tema centrale quale è quello della democrazia: quel potere del popolo che parte da lontano, che nei secoli ha subito una significativa evoluzione e che cambierà ancora, secondo linee che siamo noi, oggi, a tracciare».
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Consigliata la prenotazione a [email protected] e 0444 324376. Agli insegnanti presenti potrà essere rilasciato un attestato di partecipazione.