Laboratorio Olimpico sulle tracce dell’oralità

Si intitola “Momòn – nel quale si vede come le parole sono cose (dolci)” la XVIII edizione di Laboratorio Olimpico, progetto promosso dall’Accademia Olimpica per sabato 4 e domenica 5 novembre, fra Odeo e Teatro Olimpico. Fin dal titolo, dunque, un’edizione che vuole essere un omaggio speciale a Giuliano Scabia, che ne fu più volte ospite, e al suo mondo incantato tra realtà e fantasia, ma anche un momento di riflessione sull’oralità che rischia di perdersi, come sottolinea il direttore artistico, Roberto Cuppone: «In un’epoca in cui la tecnica (I.A.) rischia di espropriarci dei nostri più inalienabili fondamenti identitari, immagine e voce, torniamo al teatro per riappropriarci dell’oralità come pratica individuale e sociale insieme: mitico oggetto del desiderio infantile come il momòn, oggetto della ricerca di Nane Oca, di Giuliano Scabia e del poeta bambino che c’è in ognuno di noi».
Partendo da qui, la due giorni di Laboratorio Olimpico passerà attraverso le pagine non solo di Scabia, ma anche di altri poeti e scrittori come Fernando Bandini, Luigi Meneghello e Andrea Zanzotto, e attraverso le riflessioni di donne e uomini di teatro, fino a planare, domenica, prima in omaggio al regista Maurizio Scaparro e infine, alle 21, nel colorato mondo della commedia dell’arte in compagnia di Stivalaccio Teatro che, dopo il successo della prima di “Buffoni all’inferno” nel 2022, torna a intrecciare il suo cammino con Laboratorio Olimpico, proponendo nel teatro palladiano un’edizione speciale del suo “Don Chisciotte”, nel decennale di questo fortunato e applauditissimo spettacolo.
Sabato 4 novembre, con inizio alle 10, la giornata si svilupperà tra relazioni e performance intorno al tema “Il gesto del parlare”, su testi degli autori veneti scelti come punti di riferimento per questa edizione, affidati all’interpretazione di Stefano Baccini, Giuliana Barbaro, Pino Costalunga, Francesca Lazzari, Paolo Rozzi e Irma Sinico.
Dopo i saluti dell’assessore alla Cultura, al turismo e all'attrattività di Vicenza, Ilaria Fantin, della vicepresidente vicaria dell’Accademia Olimpica, Maria Elisa Avagnina, e dell’accademico Cesare Galla, da una cui idea, nel 2003, il Laboratorio prese forma, i lavori proseguiranno durante la mattinata con le interviste di Oliviero Ponte di Pino (ateatro.it) a Maria Luisa Abate (Marcido Marcidoris e Famosa Mimosa), Marta Cuscunà e Roberto Latini (Fortebraccio Teatro), oltre che, in videocollegamento, con Enrico Pitozzi (Malagola) e Chiara Lagani (Fanny e Alexander). Chiuderà la mattinata Maria Luisa Abate in “Non io, Marcido in Beckett’s love”, suo monologo da Samuel Beckett.
Nel pomeriggio, dalle 15, quattro interventi in programma: di oralità e teatro parlerà lo stesso Cuppone, nella sua veste di accademico olimpico e di docente dell’Università di Genova; di oralità e poesia tratterà Marco Fazzini, dell’Università di Venezia Ca’ Foscari; il Veneto di Baseggio sarà tratteggiato dall’accademico e docente di Ca’ Foscari Paolo Puppa; mentre su oralità e tecnologia si soffermerà Angela Zinno, dell’Università di Genova e del Teatro Universitario Il Falcone). A seguire, “Parole perdute”, videoclip di grandi interpreti dialettali a cura di Simone Dragone, sempre de Il Falcone Teatro Universitario di Genova. In chiusura di pomeriggio, dopo un saluto di Cristina Giglioli Scabia, presidente della Fondazione Giuliano Scabia di Firenze, “Dialogando col professor Pandòlo Nane Oca capisce che deve imparare a far tesoro delle parole che sa”, mise en voix da “Nane Oca” di Giuliano Scabia, con gli allievi attori dell’Accademia Teatrale “Carlo Goldoni” del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale: Chiara Alani, Chiara Antenucci, Laura Maria Babaian, Mosè Baechtold, Pietro Begnardi, Gaia Capelli, Daniele Capitani, Sebastian Dassi, Greta Nola, Luca Passera, Margherita Russo e Margherita Scotti.
La seconda giornata, domenica 5 novembre, prenderà il via alle 17, nell’Odeo dell’Olimpico, con un omaggio a Maurizio Scaparro, aperto da un saluto del presidente dell’Accademia, Giovanni Luigi Fontana, coordinato da Anna Bandettini de la Repubblica e affidato a Maria Ida Biggi dell’Università di Venezia Ca’ Foscari (Il lascito Scaparro presso la Fondazione Cini di Venezia), Francesca Lazzari, già assessore alla Cultura del Comune di Vicenza (Scaparro a Vicenza), Marco Zoppello e Michele Mori di Stivalaccio (presentazione del libro “Trilogia dei commedianti” per il decennale del “Don Chisciotte”).
Alle 21, all’Olimpico, chiusura di Laboratorio con l’edizione del decennale di “Don Chisciotte”, primo lavoro della fortunata trilogia di Stivalaccio, poi completata da “Romeo e Giulietta” e “Il malato immaginario”. Il pubblico ritroverà quindi i comici dell’arte Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni alle prese con l’inquisizione. I due dovranno salvarsi dalla forca mettendo in scene le avventure del cavaliere di Cervantes, convincendo del loro valore giudice e pubblico. La storia originale subirà non poche variazioni, ma la trascinante energia e la comicità dei due avrà la meglio.
Il XVIII Laboratorio Olimpico è promosso dall’Accademia Olimpica con Ateatro, Stivalaccio Teatro, Il Falcone Teatro Universitario, Fondazione Giuliano Scabia, Accademia Teatrale Carlo Goldoni e Marcido, con il contributo di Agsm Aim e Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank.

Per tutti gli eventi è consigliata la prenotazione: 0444 324376 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17) oppure [email protected]. Per lo spettacolo “Don Chisciotte” i biglietti (interi a 19 euro, ridotti a 15 euro) sono acquistabili on line su vivaticket.com oppure il giorno di spettacolo dalle ore 20 alla biglietteria del Teatro Olimpico. Per informazioni compagnia Stivalaccio Teatro: 0444 534321 oppure [email protected].