Ucraina e Russia: ne parla Andrea Graziosi

Cosa spinge Putin all’aggressione per “fare la Russia di nuovo grande”? Quale scelta difendono gli Ucraini? Perché il modello di vita occidentale, simbolo di questa scelta e preferito da tanti, attraversa una crisi? E che sfide pone tutto ciò all’Unione Europea?
Ne discutono giovedì 2 marzo alle 17.30 gli storici Niccolò Pianciola, dell’Università di Padova, e Andrea Graziosi, della Federico II di Napoli, autore di “L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia” (Laterza) e “Occidenti e Modernità. Vedere un mondo nuovo” (Il Mulino). L’incontro, dal titolo “Ucraina, Russia ed Europa” e aperto al pubblico, è organizzato da Accademia Olimpica, Istrevi e Dipartimento di Tecnica e Gestione dei sistemi industriali dell’Università di Padova, che patrocina l’appuntamento, e si terrà nella sede vicentina dell’ateneo, in viale Margherita (aula VM15).

Aperto da un saluto del presidente dell’Accademia, Giovanni Luigi Fontana, del presidente dell’Istrevi, Stefano Fracasso, e del direttore del Dipartimento, Marino Quaresimin, e coordinato da Alba Lazzaretto, accademica olimpica e vicepresidente dell’Istrevi, l'incontro analizzerà il conflitto in atto nel cuore dell’Europa, che ha attivato dinamiche particolarmente complesse e delicate. Tra radici storiche, situazione attuale e possibili evoluzioni di uno scontro insieme annunciato e inatteso, la riflessione di Graziosi approfondirà lo scenario politico, economico e sociale venutosi a creare, sia tra i diretti contendenti, sia tra le forze che, in diversa misura, li affiancano.

«L'aggressione della Russia all'Ucraina sta cambiando il mondo. L'Europa vede rimesse in gioco la pace, la libertà, la sovranità e l'autodeterminazione dei popoli. In una situazione così drammatica e dagli esiti imprevedibili – precisa il presidente dell’Accademia Olimpica, Giovanni Luigi Fontana, a nome delle tre istituzioni organizzatrici – è necessario andare oltre gli eventi quotidiani, capire le ragioni profonde dei processi in atto, saper distinguere l’informazione dalla propaganda, i fatti dalla loro manipolazione. Diventa dunque ancora più importante che la ricerca storica e le nostre istituzioni culturali offrano occasioni di conoscenza e confronto, affinché ciascuno possa formarsi un'opinione motivata ed elaborare un proprio pensiero critico e consapevole».

Ingresso libero. Consigliata la prenotazione a [email protected] e 0444 324376. Informazioni anche scrivendo a [email protected].

I relatori

Andrea Graziosi è professore di Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II. È stato visiting professor alle università di Harvard, Yale e Mosca, e all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, dove è Associé del Centre d’études des mondes russe, caucasien et centre-européen. A Harvard è fellow dello Ukrainian Research Institute e del Davis Center for Russian and Eurasian Studies. È stato presidente della Società italiana per lo studio della storia contemporanea e dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR). Ha fondato e co-diretto a Mosca la serie «Documenti di storia sovietica». I suoi interessi di ricerca spaziano dalla storia ucraina, russa e sovietica a quella rurale e delle carestie politiche, alla storia europea comparata e dell’Italia contemporanea, nonché a quella della classificazione umana (lingue, nazioni, popoli, etnie, classi, razze) e dei suoi usi politici. Su questi temi ha pubblicato in diverse lingue. Tra i volumi in italiano ricordiamo, Lettere da Kharkov. La carestia in Ucraina e nel Caucaso del Nord nei rapporti dei diplomatici italiani. 1932-33 (Einaudi, 1991 – tradotta poi in francese e spagnolo; il libro raccoglie i dispacci dei diplomatici italiani durante la grande carestia in Ucraina del 1932-33), The Great Soviet Peasant War. Bolsheviks and Peasants, 1918-1934 (Harvard University Press/Ukrainian Research Institute, 1996 – poi ristampata in italiano, ultimamente da Officina Libraria, 2022; quest’ultima edizione contiene anche una selezione delle “lettere da Kharkov”); A New, Peculiar State. Explorations in Soviet History, 1917-1937 (Praeger, 2000); il saggio interpretativo ad ampio raggio Guerra e rivoluzione in Europa. 1905-1956 (2002 – poi tradotto e pubblicato in Ucraina e in Russia); una storia dell’Urss in due volumi, tra le migliori nel panorama internazionale: L’Urss di Lenin e Stalin, 2007 e L’Urss dal trionfo al degrado, 2008 (entrambi i volumi pubblicati da Il Mulino); Grandi illusioni. Ragionando sull’Italia, 1943-2012, con Giuliano Amato (Il Mulino, 2013); The Battle for Ukrainian. A Comparative Perspective (a cura di, con Michael S. Flier, Harvard University Press 2017); Il futuro contro. Democrazia, libertà, mondo giusto (Il Mulino, 2019); Genocide. The Power and Problems of a Concept (a cura di, con Frank E. Sysyn, McGill-Queen’s University Press 2022); L'Ucraina e Putin tra storia e ideologia (Laterza, 2022); e il recentissimo Occidenti e modernità. Vedere un mondo nuovo (Il Mulino, 2023).

Niccolò Pianciola è uno storico formatosi a Torino, Napoli e Harvard che, dopo periodi di insegnamento alla Lingnan University di Hong Kong e alla Nazarbayev University di Astanà in Kazakhstan, dal 2022 insegna all’Università di Padova. Le sue ricerche coprono tre aree principali: le politiche zariste e sovietiche nelle zone nomadi dell'Asia centrale; il commercio e le migrazioni nelle zone di confine tra Russia, Asia centrale e Cina; e la storia delle migrazioni forzate in Eurasia. È autore di Stalinismo di frontiera: colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia Centrale (1905-1936) (Roma, 2009) e di L'eta' delle migrazioni forzate. Esodi e deportazioni in Europa (1853-1953) (Bologna, 2012), quest’ultimo scritto insieme ad Antonio Ferrara. Con Paolo Sartori ha curato il libro Islam, Society and States across the Qazaq Steppe (18th - Early 20th Centuries) (Vienna, 2013). È autore di più di trenta articoli su rivista e capitoli di libri, tra i quali: “Opium Regimes of Imperial Collapse: The Russian Far East during the Civil War (1917–1922)", Ab Imperio 3 (2021): 111-135; “Illegal Markets and the Formation of a Central Asian Borderland: the Turkestan-Xinjiang Opium Trade (1881-1917)”, Modern Asian Studies 54/6 (2020): 1828-1875; “Scales of Violence: Connecting the 1916 Uprising to Wars and Revolutions (1914-1923)”, in The Central Asian Revolt of 1916: Rethinking the History of a Collapsing Empire in the age of War and Revolution, edited by Cloe Drieu, Aminat Chokobaeva and Alexander Morrison, pp. 169-190, Manchester: Manchester University Press, 2020.