La Crocifissione nell’arte (V-XV secolo)

La Crocifissione: una iconografia in trasformazione dal V al XV secolo è il titolo della conferenza tenutasi giovedì 30 marzo, nel pomeriggio, nel Salone d’onore di Palazzo Chiericati (sede della Pinacoteca civica), per iniziativa dell’Accademia Olimpica. A condurre la conversazione, seguita da un folto pubblico, è stata l’accademica Giovanna Dalla Pozza Peruffo, docente di Storia dell’arte e ricercatrice in iconografia e iconologia.
Dopo il saluto ai presenti portato, a nome dell'Accademia,  dal vicepresidente Cesare Galla, il presidente della Classe di Lettere e arti, Emilio Franzina, ha introdotto l'argomento, passando poi la parola alla relatrice.
La Crocifissione, ha ricordato l'accademica Dalla Pozza Peruffo, è una delle immagini-simbolo del Cristianesimo, presente fin nelle sue espressioni più arcaiche ed evolutasi secondo diverse varianti, legate tanto al periodo storico quanto alla collocazione geografica: basti dire, ad esempio, che nella più antica immagine di questo tipo, risalente al V secolo e custodita nella basilica di S. Sabina a Roma, la croce compare ancora con una connotazione sociale profondamente negativa, perché riservata agli schiavi. Con il passare del tempo, però, la percezione di questo simbolo mutò sensibilmente, dando forma a figure quali quelle del Christus patiens, del Christus triumphans o Rex o, ancora, del Vir pietatis.
La conferenza dell'accademica Dalla Pozza Peruffo è stata accompagnata da un eloquente apparato fotografico, che ha reso particolarmente coinvolgente questo "viaggio" attraverso l'arte religiosa che appartiene a un lontano periodo storico, ma che fu capace di influenzare profondamente quella dei secoli successivi.