Presentate le nuove mostre in Basilica

«Ripartire dalla città-museo. Far riappropriare i Vicentini dell’orgoglio della propria storia a partire dalla bellezza della città e dei suoi monumenti, e poi raccontarne le eccellenze con grandi mostre dedicate al territorio». Così il Comune di Vicenza saluta il nuovo ciclo di grandi mostre in programma, nell'arco di tre anni, nello straordinario spazio della Basilica Palladiana, presentato nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino dal sindaco Francesco Rucco, affiancato da alcuni dei curatori - Guido Beltramini, Davide Gasparotto, Stefania Portinari e, con un contributo video, Christian Greco - e dal presidente dell'Accademia Olimpica Gaetano Thiene.
Un ciclo impegnativo e ambizioso - sottolinea l'Amministrazione Comunale vicentina - costituito d eventi "che non sono calati dall’alto sulla città, ma che partono da Vicenza e dal suo passato per raccontare storie universali; e che sono realizzati da istituzioni culturali della città, con il Comune a capofila". Questo il programma: in Basilica, dal 6 dicembre 2019 al 13 aprile 2020, andrà in scena, in collaborazione con l’Accademia Olimpica, Anni Venti. Una donna moderna. Lo sguardo di Ubaldo Oppi, mostra curata da Stefania Portinari; dal 5 dicembre 2020 al 5 aprile 2021, sarà la volta di Rinascimento privato, per la curatela di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Xavier Salomon; dall’11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022, chiuderà il ciclo Tebe nel Nuovo Regno, affidata a Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino.

«Abbiamo chiesto al Teatro Comunale e al Cisa Andrea Palladio – ha sottolineato il sindaco Rucco durante la presentazione alla stampa – di sviluppare un programma espositivo, lavorando con giovani talenti dai grandi musei internazionali, dal Getty Museum di Los Angeles al Museo Egizio di Torino, dalla St. Andrews University di Edimburgo a Ca’ Foscari Venezia, dalla Fondazione Cini alla Frick Collection di New York e al Victoria and Albert di Londra».

«Si sta aprendo una nuova stagione di dialogo - ha dichiarato il presidente Thiene per l'Accademia Olimpica -. Ad essere nuovo è prima di tutto il metodo, con un impegno a coordinarci e a collaborare e in stretto collegamento con l'assessorato alla Cultura e il sindaco Rucco, nel suo ruolo anche di assessore. Ma nuovo è pure il merito, che nel caso delle mostre indica un cambiamento, passando da proposte "apolidi", che potrebbero essere collocate in qualsiasi città, a proposte che mirano anche a far conoscere i nostri grandi artisti e la nostra storia. In tutto questo l'Accademia sta offrendo significativi contributi di metodo e di merito. La nostra Istituzione - ha proseguito il presidente Thiene – mette a disposizione la grande competenza dei propri accademici, in questo nuovo clima che si sta creando per il bene della nostra città e soprattutto per i nostri giovani, che devono essere fieri di essere vicentini. È significativo - ha poi sottolineato - che la mostra 2019-2020 sul pittore Ubaldo Oppi avvenga cinquant'anni dopo quella del 1969, curata dall'accademico Licisco Magagnato, in collaborazione con l'Accademia Olimpica e il Comune di Vicenza. In questa occasione - ha concluso il presidente Thiene - curatore sarà Stefania Portinari, recente preziosa acquisizione dell'Accademia nella Classe di Lettere e arti».

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