Incontro all’Odeo per Giulio Cattin

A cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel dicembre 2014, Giulio Cattin sarà ricordato in un incontro dedicato al ruolo fondamentale che egli ebbe nella fondazione, all'Università di Padova, di un insegnamento istituzionale di Storia della Musica, dal quale vennero poste le basi del Corso di laurea in Musicologia e del Dottorato di ricerca in Storia e tutela dei Beni artistici e musicali.
L'appuntamento è fissato per giovedì 11 aprile alle 17.30 nell'Odeo del Teatro Olimpico e nasce da un'iniziativa congiunta dell'Accademia Olimpica e della Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, istituzioni delle quali Cattin fu illustre componente: della prima come accademico corrispondente eletto nel 1976 e ordinario nel 1988, rivestendo la carica di presidente della Classe di Lettere e arti dal 1995 al 2000; della seconda come presidente del Comitato scientifico dal 1987 al 2006, consigliere di amministrazione dal 2005 al 2010 e presidente onorario dal 2010 fino alla scomparsa.
Aperto dal vicepresidente dell'Accademia Olimpica, Mariano Nardello, e dal presidente del Comitato scientifico della Fondazione Levi, Roberto Calabretto, l'incontro offrirà tre sguardi sulla figura e l'opera di Cattin.
Il primo sarà quello dell'accademico Vittorio Bolcato, che ne ripercorrerà le varie "declinazioni": il suo essere sacerdote, insegnante e socio dell'Accademia, per la quale curò significative attività in campo musicologico. Francesco Facchin, del Conservatorio "Pollini" di Padova, illustrerà invece gli studi e le iniziative di Cattin in materia di polifonia, con particolare riferimento ai seminari sull'"Ars Nova" organizzati a Certaldo, in provincia di Firenze. Francesco Luisi, dell'Università di Parma, rifletterà infine sull'eredità culturale dello studioso, raccolta in parte nel volume dal titolo "Una musica est universalis", curato da Antonio Lovato, dell'Università di Padova, che fungerà da moderatore dell'incontro.
Al termine, un momento musicale con l'Ensemble Ottaviano Petrucci e il Gruppo Vocale Novecento, che eseguiranno rispettivamente laude e frottole dei secoli XV-XVI e musiche di Giovanni Matteo Asola (1524-1609).
Ingresso libero.