Alberto Broglio: con lui l’Incontro 2019

È il paleontologo Alberto Broglio il protagonista dell'annuale appuntamento con il quale l'Accademia Olimpica rende omaggio ad un proprio socio. L'evento, che riveste un ruolo speciale nel calendario della plurisecolare Istituzione vicentina, è fissato per giovedì 30 maggio alle 17.30 nell'Odeo del Teatro Olimpico.
Aperto da un saluto del presidente dell'Accademia, Gaetano Thiene, e introdotto dall'accademico Marco Peresani, l'Incontro consentirà di "riavvolgere il nastro" della lunga e brillante carriera di Broglio: uno studioso e un docente che, in un percorso professionale di oltre cinquant'anni, ha "riavvolto il nastro" della storia dell'umanità intera, ricercandone e analizzandone il passato più remoto. A tracciarne il profilo saranno Giacomo Giacobini dell'università di Torino (Alberto Broglio, l'essenza di un maestro) e Paola Salzani della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza (Alberto Broglio: l'esperienza al servizio delle ricerche sul Neolitico).
Nato ad Asiago nel 1931, professore emerito di Paleontologia umana dell'Università di Ferrara, Ateneo nel quale ha insegnato dal 1973 al 2004, Broglio è accademico olimpico dal 1970. Fino al 2006 è stato membro effettivo del Consiglio permanente dell'Union Internationale des Sciences Préhistoriques et Protohistoriques e dell'VIII Commissione Paléotique supérieur della stessa Unione. Dal 1975 al 1990 ha fatto parte, con funzioni di presidente, del Consiglio scientifico del Centro di Geocronologia e Geochimica del CNR. È corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere Arti e membro dell’Accademia delle Scienze di Ferrara, oltre che conservatore onorario del Museo tridentino di Scienze naturali; ha collaborato per lungo tempo con la Soprintendenza archeologica del Veneto come ispettore onorario del Ministero dei Beni culturali per la preistoria.
Autore di numerose pubblicazioni, sia di carattere scientifico che didattico, ha curato varie campagne di ricerca in Italia e all’estero, dedicando un’attenzione particolare al Veneto e soprattutto ai depositi delle grotte dei Colli Berici, all’insediamento perilacustre di Molino Casarotto nelle Valli di Fimon, ai monti Lessini e all’Altopiano di Asiago.
Ingresso libero.