Il card. Parolin chiude l’anno accademico

«La scommessa della fraternità. Una riflessione a cinquant’anni dalla ‘Populorum progressio’» è il titolo della lectio magistralis che il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, ha tenuto nel pomeriggio di sabato 17 giugno al Teatro Olimpico di Vicenza, in occasione della tradizionale chiusura dell’anno di attività dell’Accademia Olimpica. L’approfondimento che l’accademico onorario ha dedicato alla storica enciclica di Paolo VI ha arricchito ulteriormente di significato l’appuntamento,al quale hanno preso parte, tra gli altri, il vescovo di Vicenza, mons. Beniamino Pizziol, e il sindaco Achille Variati.
«L'Accademia Olimpica - ha esordito  il sindaco Variati - è un'istituzione culturale di lunga data, con un prestigio che va oltre i confini della città e della provincia; un'istituzione che ha espresso molti personaggi illustri che hanno dato un importante apporto di pensiero. Questa terra, che è anche la sua - ha proseguito rivolgendosi al card. Parolin - la guarda, la incoraggia, la accompagna».
«Ben ritornato nella nostra terra e nella nostra comunità - ha commentato il vescovo Pizziol -. Sono convinto che la sua presenza e la sua sua riflessione contribuiranno ad arricchire la nostra comunità ecclesiale e civile. Le assicuriamo la nostra vicinanza e la nostra preghiera, fieri che un nostro concittadino sia stato chiamato a servire la Chiesa vicino a papa Francesco: la invitiamo a portargli il nostro saluto e a dirgli che la nostra Chiesa lo ama, lo ascolta; e non solo la Chiesa: credo anche la comunità civile».

La cerimonia accademica è stata aperta ufficilmente da un intervento del presidente della storica Istituzione, Gaetano Thiene: «La nostra Accademia, che compie 462 anni - ha dichiarato -, non appartiene solo a pochi sapienti: è patrimonio della nostra città, della quale si mette al servizio, offrendole il proprio bagaglio storico e di trasmissione del sapere, soprattutto alle nuove generazioni».

Si è poi svolta la presentazione ufficiale dei nuovi accademici, eletti nel 2016: gli ordinari Edoardo Demo, Giovanni Marcadella, Maria Ruzzene, Matteo Salin, Luca Trevisan, Pierangelo Valtinoni e Mauro Zocchetta; i corrispondenti Guido Barbujani, Silvia Priori, Giovanni Carlo Federico Villa e Rodolfo Zucco; e gli onorari Gino Gerosa e András Schiff.

Ma appuntamento anche con i giovani vincitori del 15° Premio triennale «Accademia Olimpica» per tesi di laurea. Ad ottenere l’ambito riconoscimento sono stati: per le materie letterarie, antropologiche e artistiche, Andrea Mastrotto (Corso di laurea interateneo Università di Trento – Università di Verona) con la tesi “I Peccana: una famiglia patrizia della Verona quattrocentesca”; per le materie scientifiche e tecniche, Martina Costamagna (Università di Trento) con la tesi “Il ruolo della corteccia parietale nell’assegnazione dei ruoli tematici”; per le materie giuridiche, economiche e amministrative, Filippo Visonà (Università di Trento) con la tesi “Le diverse espressioni del mutualismo nella città della lana: Valdagno (1836-1950)”. Segnalazioni di merito, infine, per Silvia Maria Carolo (Università di Venezia), Giovanni Costenaro (Corso di laurea interateneo Università di Trento – Università di Verona), Elena Poletto (Università di Verona), Giulia Sartori (Università di Verona), Mario Casonato (Université Libre de Bruxelles) e Michele Valente (Università di Trento).

Il testo integrale della lectio magistralis tenuta dal card. Pietro Parolin: